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INVITO: PAOLA ZORZI VALENTINA - POVAROVA - DISSIDENZE INCROCIATE DALLA RUSSIA

paola zorzi - valentina povarova
CORRISPONDENZE e DISSIDENZE INCROCIATE DALLA RUSSIA
san pietroburgo - mosca - milano - biella

con la partecipazione straordinaria degli artisti non conformisti:
larisa astrein, vladimir bugaev, nicolay gutzu, ion koman, andrey mudrya, mikhail roshnyak, alexandr schumov, mikhail tzarush
tra questi alcuni facevano parte del gruppo cosiddetto della malaya gruzinskaya, la via di mosca dove in uno scantinato venivano organizzate mostre non ufficiali.

BIOGRAFIA degli artisti russi non conformisti

Larisa Astrein, Vladimir Bugaev, Nicolay Gutzu, Ion Koman, Andrey Mudrya, Mikhail Roshnyak, Alexandr Schumov, Mikhail Tzarush.

Larisa ASTREIN
Larisa Astrein, 1941 Ashkhbad (Turkmenistan). Studia a Leningrado con la professoressa Gorokhova, quindi all'Istituto Superiore d'Arte V.I.Mukhin completando la sua formazione nel 1966. Dal 1982 adotta il sistema Sterligov, alla teoria del colore di Matjushin e alla cupola sferica di V.Sterligov. Dagli anni Novanta è membro dell'Unione dei Pittori Russi. Vive e lavora a San Pietroburgo.

Vladimir BUGAEV
Vladimir Bugaev, 1948 Piketno (Omsk, Russia). Studia grafica nell'Istituto Pedagogico M.Gorkij di Omsk. Durante la sua attività artistica sperimenta varie tecniche e generi (video e performance). E' membro dell'Unione dei Pittori Russi. Vive e lavora a Khanty-Mansijsk (Siberia).
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villa cernigliaro, già luogo di ritrovo degli intellettuali di punta che durante il fascismo si ritrovavano per opporre resistenza al regime, prosegue in questa sua vocazione dando voce alle ricerche delle avanguardie artistiche e alle tante espressioni culturali dell'arte contemporanea.

VILLA CERNIGLIARO & LA SERRA dei LEONI
Via Clemente Vercellone 4 - SORDEVOLO (BI)
22 settembre - 30 ottobre 2019

comunicato stampa.html - DISSIDENZE INCROCIATE CON LA RUSSIA/ DECLINANDO IL LIBRO D'ARTISTA/ RENDILI LIBERI

comunicato stampa originale.pdf

I O N - K O M A N
I N A U G U R A Z I O N E e presenze a villa cernigliaro/serra dei leoni

ion koman



G A L L E R Y / O P E R E - ARTISTI RUSSI
clic sulle miniature in basso (partendo da qualsiasi punto) per ingrandire e far scorrere le immagini della GALLERY

opera di larisa astrein opera di larisa astrein opera di vladimir bugaev opera di nicolay gutzu opera di andrey mudrya

questa mostra vuole documentare, sulla base del reciproco lavoro artistico, la corrispondenza epistolare intercorsa tra paola zorzi e valentina povarova, parallelamente sono presenti opere di alcuni artisti russi collegati alla figura dell'artista ion koman incontrato la prima volta da paola zorzi presso la galleria rino costa di casale monferrato nel 1993. con alcuni di questi artisti l'artista biellese ha avuto l'opportunità del tutto eccezionale di esporre sia in italia che in russia.

opera di mikhail roshnyak opera di mikhail roshnyak opera di ion koman opera di ion koman opera di ion koman

il collegamento è rappresentato dalle avanguardie storiche europee – russe in particolare - di cui tutti gli artisti presenti in questa mostra sono eredi diretti e/o continuatori in qualità di artisti "non conformisti" attivi nell'unione sovietica da prima della caduta del muro di berlino. alcuni di questi vantano inoltre di aver avuto come insegnate vladimir sterligov, a sua volta allievo di kasimir malevic.

opera di ion koman opera di ion koman opera di  alexandr shumov opera di mikhail tzarush opera di mikhail tzarush

qualcosa sulle avanguardie russe
vale la pena ricordare che storicamente le avanguardie storiche russe, nonostante avessero avuto un ruolo determinante nella rivoluzione d'ottobre, furono presto represse anche a causa del potere che ancora esercitava l'ambiente accademico e che la nuova arte metteva in discussione. dopo lenin, a seguito della feroce repressione del periodo stalinista, si affermò dunque l'accademismo più convenzionale e con questo i canoni estetici del cosiddetto "realismo socialista".

ma cosa era accaduto a chi era rimasto in unione sovietica?
i protagonisti delle avanguardie non ebbero certo vita facile. in parte dovettero accettare dei compromessi, malevic stesso dopo essere pervenuto al "quadrato nero", cioè ad un'arte "non oggettiva" (nel senso che non rappresentava o copiava oggetti o la natura), ritorna al figurativo seppur sottoposto ad un certo grado di astrazione e riduzionismo (nel senso di sintesi); vera ermolaeva, teorica con malevic del suprematismo, muore di stenti in un gulag; rodcenko utilizzerà il mezzo fotografico in modalità molto innovative ma pur fotografando da particolari prospettive (e forse proprio per questo) le parate ufficiali di regime ad un certo punto sarà radiato dall'albo dei fotografi, per tutta la vita terrà poi vivo il ricordo dell'amico majakovski suicidatosi in circostanze mai del tutto chiarite; kobro e strezminsky - teorici dell'unismo - in polonia saranno perseguitati sia dai nazisti che dal regime cosiddetto comunista che li emarginerà mentre alcuni loro allievi porteranno avanti in clandestinità le loro teorie sulla visione...
e così via.

avanguardie ieri e oggi. più ci allontaniamo, più siamo fedeli alla tradizione
ma queste realtà culturali, quegli artisti, malevic in particolare, che aveva dato molta importanza all'insegnamento, non sarebbero scomparsi senza lasciar traccia.
questo vale anche per gli artisti presenti in questa mostra quali prosecutori di un'avanguardia che aveva come presupposti programmatici la ricerca, l'apertura e confronto con le sempre nuove istanze e problematiche legate al presente.
altrettanto vale per le tante realtà operanti nell'europa dell'est che grazie alle mostre allestite in questi ultimi anni abbiamo avuto l'opportunità di conoscere.

in tal senso vale ancora la citazione tratta dal testo teorico di w. strzeminski:
in tal senso vale ancora la citazione tratta dal testo teorico di w. strzeminski:
seguire il lavoro delle generazioni precedenti, studiare le loro premesse, aggiustare e continuare il sistema – è il modo di creare i nuovi valori culturali. le opere moderne devono essere create sulla base di tutte le esperienze precedenti, ma il loro inizio è lì, dove è la fine di tutto ciò già creato. la tradizione è la materia prima, che deve servire per la costruzione, ciò significa che deve essere trasformata in ciò che non esisteva prima. più ci allontaniamo, più siamo fedeli alla tradizione. (blok, 1924, n. 8-9 frammenti)


R A S S E G N A - S T A M P A

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